La nostra inizziazione

Stasera fa caldo che ne dici di andare a mangiare una pizza al parco, all'aria aperta, in vacanza fuori dalla ns residenza un posto conosciuto da qualche giorno.
Elena si vesti con minishorts bianchi una camicetta a righe con i due bottoni aperti tanto da far vedere senza immaginare il reggiseno color azzurro cielo, scarpe con tacco da 15 e profumo parigino che si percepiva almeno due tre metri prima. La signora è davvero uno schianto, evvero che è esibizionista qualche volta ma oggi ha davvero alzato l'asticella, gambe all'aria e seno praticamente solo reggiseno.
Una volta arrivati cechiamo di farci posto in mezzo a tanta gente che come noi si è diretta in questo locale, aspettiamo qualche minuto e i camerieri ci accomodano in un tavolo praticamente quasi attaccato a due amici che già seduti aspettavano la commenda, un saluto di cortesia e poi seduti.
Si percepiva l'imbarazzo e il disagio dei due ragazzi, uno molto giovane avrà avuto non più di 25 anni come confermato successivamente mentre l'altro sui 38-40 anni. Continui occhiate e sbirciate ad Elena ormai la regina del tavolo, ma la serata iniziava senza che i due e tantomeno noi facessimo conoscenza, ma il caso volle che una commenda sbagliata fosse indirizzata a noi anziché a loro visto la vicinanza e essendo lo stesso ordine prescelto da Elena, lei stessa iniziò ad assaporare vista la fame imperiosa. Il più giovane a cui la commenda era indirizzata in origine fece una semplice e simpatica considerazione sul fatto che è bene sempre accontentare le belle signore per primi, e da lì partì una serie di battute che ruppero il ghiaccio e che ci fecero subito presentare a noi e condividere così la serata. Unimmo i tavoli e la conoscenza divenne sempre più particolare, ora i complimenti non erano più velati ma decisi e spesso assai mirati, in poco tempo si era creato una certa affinità e confidenza tale che una volta finita la cena ci spostammo ai tavoli del bar per prendere un rhum invecchiato ed in questo preciso momento che Elena una volta conosciuto quasi tutto di loro, con decisione chiese al più grande di età Massimo, se avesse una proprietà libera al mare e se l'affittasse nei mesi estivi, la risposta fu immediata e che in questo momento non aveva avuto richieste settimanali per l'affitto e quindi rimane vuota non affittata. La domanda successiva fu scontata ma piena di enfasi con voce rauca chiese al Massimo se potevamo vederla insieme tutti e quattro e lui da navigato ragazzo non si fece perdere occasione per dir di sì.
Appena arrivati nella villa, io ormai spettatore e quasi invisibile al cospetto dei tre, Elena non fece in tempo ad entrare che subito chiese a Massimo in modo diretto e senza fronzoli di mostragli il suo tesoro visto che se lo decantava tanto al ristorante, con le solite battute a doppio senso.
In un primo momento Massimo rimase stupito e senza respiro e dopo qualche secondo rispose con febbrili parole "lo vuoi davvero", Elena rispose che certamente era venuta fin qui per assaporare le prelibatezze della casa e che se non voleva poteva tranquillamente dirlo e che il mio ruolo sarebbe stato solo spettatore fotografo e a sua richiesta partecipe. In un batter baleno, tutti e tre furono nudi davanti ai miei occhi, ma quello che vidi conoscendo mia moglie è alquanto imbarazzante. Massimo aveva un cazzo normale in lunghezza ma assai dico assai grosso tanto che Elena non riuscì a prenderlo in una mano, mentre l'altro Roberto il giovane universitario aveva un cazzo lungo ma molto lungo e durissimo. Alla vista della mercanzia Elena rimase basita e esclamò ridendo "caro Massimo io non voglio finire all'ospedale oggi e pertanto tu non puoi scoparmi, mi scoperà solo Roberto".
A queste parole si accompagnò una generale risata di tutti che con molta simpatia accompagnarono le paure di Elena sempre più convinta di aver trovato un fuori quota ma assi fuori.
I primi approcci furono soft la spogliarono, la baciarono le loro lingue si unirono in vortici indissolubili mentre io continuavo come una mosca a riprendere e fotografare le loro performance, Roberto fu il primo ad assaporare la bagnatissima e ormai pulsante passerina di Elena, adagiandosi sul clitoride e sfregolandosi sulle labbra, iniziò un lento e inesorabile movimento di bacino dall'inizio ritmato ma che in seguito divenne imperioso, cavalcandola con ritmo e intensità tale da farla gridare e gridare fino ad invocarlo a rallentare l'eccessiva foga impressa nella monta a pelle che Roberto stava perpetrando nel scopare la mia bellissima moglie ormai in balia del giovane universitario, mentre Massimo occupava la sua bocca famelica e vellutata e dopo svariati minuti di attesa era venuto ora il suo turno e con grande stupore mio e dei ragazzi, è Elena che lo convoca ed è Elena che lo invita a scoparla a riempirla a fargli sentire il suo immenso cazzo nel suo ventre, e senza perdere tempo ma con molta fatica Massimo inizia i preparativi per introdurre il suo mostro nella piccola fessura di mia moglie che al dire il vero ne ha presi tanti ma tanti nel corso dei ns molteplici incontri, ma mai di queste dimensioni. Massimo è deciso e con un colpo secco inizia a farsi largo tra le labbra di mia moglie ormai in estasi mentre Roberto a turno occupa insieme con me la sua bocca.
Sono attimi di paura urla di piacere uniti a grida di dolore, Elena è ormai in balia di quell'imperioso cazzo grosso ma tanto grosso e dopo circa venti minuti di continuo stantuffare la vagina di mia moglie è ormai un mare aperto, è ormai talmente larga che il mio cazzetto e quello di Roberto non riescono a coprire la voragine creata da Massimo, il Tunnel profondo e la devastazione immensa che il cazzo di Massimo aveva ormai procurato alla mia bellissima moglie, senza freni e senza redini che da sola si chiama troia e zoccola dichiara di aver goduto almeno tre volte in questi venti minuti e di aspettarsi ora la beata crema sul suo viso e sulla sua bocca impastata di sapori e umori di tre cazzi diversi ricevuti nel frattempo che scopava.
Non siamo certo tirati indietro e a turno l'abbiamo inondata di calda e cremosa sborra direi in quantità industriale da parte di Roberto, tanta da ridurre colante e vischiosa la faccia di mia moglie ormai ricoperta completamente ovunque sul viso da getti enormi di calda sborra, e lei da grande troia si porta il palmo della mano destra sul viso per spalmarla ancora di più e per assaporare meglio i fiotti di calda sborra ancora colanti dal suo irriconoscibile viso.
Questa è stata una serata non preventivata ma realizzata da veri pornodivi acclarati tanto che Elena per giorni e giorni ha dovuto mettere un emolliente gel sulla vagina infiammata e irriconoscibile ma perfettamente larga e ormai capiente e pronta per una doppia in figa.
 
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